I legionari dello spazio

 I legionari dello spazio


Quanto poco c'è in rete di questa serie TV vintage la cui trama appare alquanto bizzarra con la sua commistione di genere western-fantascientifica, ma non tanto se si pensa ad alcuni episodi di star trek o al film Cowboy contro Alieni.

La serie di avventure comiche-spaziali di 5 episodi di 50 minuti ognuno è stata mandata in onda  sulla RAI, in bianco è nero,  nel lontano 1966 o nell'ambito della tv dei ragazzi o la domenica pomeriggio sul programma nazionale (rai 1 fino al 1975) e racconta le vicende di un  gruppo di legionari, guidati dal legionario Pinozzo e dal sergente Duval,  incaricati di sconfiggere la malvagia regina Oreussa, che ha spodestato la sua gemella regina Assuero (Assuero è un antipodo di Oreussa. L'antipodo è uno schema enigmistico della famiglia delle letture inverse, il quale, a partire da una parola (es. minate), ne ottiene un'altra spostando la prima lettera in fondo (inatem) e leggendo il tutto a rovescio (metani).). 



Nelle sue trame Oreussa è affiancata dal principe Rotul, controparte malvagia del suo gemello Lutor (antipodo di Rotul), che combatte a fianco di Assuero.

Questi i titoli delle puntate:
Il pianeta Jackill 6 febbraio 1966
Un mondo sotterraneo 13 febbraio 1966
I pirati della Via Lattea 20 febbraio 1966
La poltrona extradimensionale 27 febbraio 1966
I due Pinozzo
6 marzo 1966

E questi i protagonisti:

Carlo Croccolo: legionario Pinozzo 
Antonio Guidi: sergente Duval
Isa Crescenzi: regina Assuero/Oreussa
Luigi Casellato: principe Lutor/Rotul
Ivano Staccioli: capitano Mithus
Adele Ricca: tenente Emy

Ivano Staccioli - Capitano  Mithus

Il principe Lutor cercherà di raggiungere la regina confinata nella città sotterranea. Un'impresa difficile nella quale Lutor sarà coadiuvato da Pinozzo e Duval. Per liberare Assuero occorrerà però attraversare il territorio abitato dai talpoidi, un popolo afflitto da una tremenda miopia e molto diffidente nei confronti di chi invece vede bene.

I tre legionari si fingono miopi, ma inforcati gli occhiali dei talpoidi non vedono nulla. Intanto la malvagia Oreussa scopre attraverso  "l'individuatore" il piano di Lutor e ordina ai super - robot di catturare i legionari.
Guai in vista per i nostri eroi. Pinozzo però, con magistrali colpi di « judo », avrà il sopravvento sui robot.

I protagonisti in un episodio volano su una strana astronave chiamata  Ago-Volante e la regina Oreussa guasta i meccanismi di bordo con il Teleimpazzitore.

Nella foto , da sinistra : Miopardo ( Vinicio Sofia ), Pinozzo e la regina dei talpoidi (Ada Serra Zanetti). 

http://dvdtoile.com/ARTISTES/2/2173.jpg

 (Isa Crescenzi. è stata, ad esempio, la moglie di Totò nel "comandante"),

La storia si svolge nel tremila e qualche cosa. Vi si parla del pianeta Jackill, così chiamato perché è abitato da una razza di bipedi monocefaloidi molto simile alla razza degli uomini.

Questi, nascono normali, ma prima dell'età della ragione vengono collocati in un apparecchio chiamato « duplicatore che fa di ognuno di essi una copia perfetta che assorbe gli istinti cattivi dell'originale.
I cattivi vengono allora segregati in una città sotterranea, in modo che i gemelli artificiali, che sono alleati con i terrestri, possano governare bene senza timore di guerre o altro.
 

La principessa Assuero, loro regina, viene però a un certo punto detronizzata dalla malvagia gemella Oreussa ed è costretta a chiedere protezione alla Legione dello spazio dislocata nel suo pianeta.
Ella vuole essere accompagnata sulla Terra per riconquistare il suo trono.
Il comandante della legione le assegna, come guardia del corpo, due legionari: il sergente Duval e Pinozzo Molliconi, il marmittone dello spazio che è riuscito ad entrare nella selezionatissima legione soltanto perché fratello di latte del presidente dell'Unione Euroasiatica.


 

I tre partono per la Terra, ostacolati dai nemici della principessa che li fanno naufragare su pianeti deserti e li contrastano in ogni maniera. Fra le altre avventure, i tre si imbattono in una banda di pirati della Via Lattea, contrabbandieri di domestiche che, sulla Terra, non si trovano più e delle quali vi è una enorme richiesta tanto che gli altri pianeti ne hanno proibita la esportazione.

A un certo punto, la malvagia Oreussa, mediante il « duplicatore» riesce ad ottenere i copioni cattivi di Duval e di Pinozzo e a farsi scortare da essi sulla Terra, in maniera da poter essere scambiata per la sua gemella artificiale e raccontare quindi le cose a suo modo.
Nasce così un gioco di gemelli durante il processo che si svolge alla Supercorte di giustizia intergalattica, che ha sede a Nuova Chicago.



 
Scoperto il trucco, tutto finirà bene e il presidente deciderà che, poiché non si può correggere la natura, dividendo il bene dal male che sono in ognuno di noi, il « duplicatore» dovrà agire in senso contrario, facendo si che di ogni coppia si torni a formare un unico individuo. 



A scrivere la storia e  la sceneggiatura è stato Vittorio Metz che rcconta alcune delle sue trovate per la serie:

«Il sistema di poter viaggiare nel cronotempo» che permette di  raggiungere un pianeta extra-galattico nello spazio di poche ore...».

Il « calcíogeno » che non è, come potrebbe fare immaginare l'etimologia della parola, un generatore di calcio, bensì un generatore di pedate. Esso entra in funzione quando il suo orecchio elettronico afferra qualche parola che abbia attinenza con la guerra. Perciò, chi in vicinanza del «calciogeno» abbia l'imprudenza di nominare « esercito », « soldati », « cannoni», « astronavi da battaglia », ecc., si sentirà arrivare dei formidabili calcioni che gli faranno passare per sempre il desiderio di occuparsi di questioni belliche. 

Un altro apparecchio è lo « impazzitore cibernetico» a onde psichiche che può agire a distanza sui meccanismi di comando delle astronavi facendoli ammattire. Abbiamo così dei piloti-automatici che credono di essere Napoleone e invece di guidare la rotta dell'incrociatore spaziale lanciano proclami alla Grande Armata e si autodefiniscono imperatori dei francesi. 

Il « crampoforo », strumento che serve a far confessare le spie intrastellari, provocando loro dei maledetti crampi ai polpacci

In una puntata Pinozzo, Duval, Lutor e la principessa Assuero,  caduti nelle mani dei pirati della Via Lattea, vengono abbandonati su un asteroide deserto, detto « Cimitero dei robots ».
Mentre i nostri amici, stanchi ed affamati, si aggirano tra montagne di rottami e carcasse di robots di vario tipo  vengono acciuffati dagli automi di Ciberno - il - grande.

L'unico che riesce a svignarsela è il legionario Pinozzo, al quale capita, tra l'altro, una straordinaria avventura, quella dell'incontro con il professor Genius, inventore della «poltrona extradimensionale » , che ha la facoltà di sparire ed apparire, spostandosi, con la velocità del pensiero, in qualsiasi punto dell'universo. 




Pinozzo, naturalmente, prende subito posto sulla magica poltrona, esprimendo il desiderio di poter rigustare la buona polenta con salsicce, che soltanto la sua mam a preparare. Detto fatto,  Pinozzo torna nella sua casetta ed è così felice che, inconsciamente, esclama : « Potessi far gustare questa_roba al mio capitano ! » . Ed ecco che si ritro va sul pianeta Jekyll, nel l'ufficio del capitano Mithus

« l'inventore elettronico », cioè una macchina capace di inventare delle macchine: siccome però è molto difficile inventare una macchina simile, gli uomini del tremila hanno inventato un'altra macchina congegnata in modo da poter inventare la macchina capace di inventare le macchine .



FLIPPER IL DELFINO (serie TV 1964)

 ​FLIPPER il delfino

Flipper è il titolo di una serie di telefilms americani della Metro-Goldwyn-Mayer Television trasmessi sulla NBC dal 1964  fino al 15 aprile 1967. Probabilmente è arrivato in Italia qualche anno, o è stato successivamente dato in replica negli anni successivi, dopo perchè, anche se io sono del 67, ne conservo ancora un vago ricordo.

La serie  è un'estensione del film del 1963 "Flipper il mio amico delfino" con Chuck Connors e Luke Halpin nei panni di Porter e Sandy Ricks... e del suo sequel del 1964, "Le nuove avventure di Flipper" o "Flipper contro i pirati".

Rispetto ai film la serie si discosta per alcuni particolari tra cui, quello più rilevante,  è un innaturale grado di intelligenza e una straordinaria comprensione del comportamento e del vocabolario umano di cui viene dotato il  delfino protagonista.




LA TRAMA

Flipper è un delfino intelligentissimo ed è il cucciolo di Porter Ricks, capo custode di Coral Key Park (una versione immaginaria del  John Pennekamp Coral Reef State Park in Key Largo, Florida), e dei suoi due giovani figli, Sandy e Bud.

Flipper   ha più di 20 anni (i delfini possono vivere tra i 40 e i 60 anni, a seconda della specie) e si trova spessoad aiutare Ricks e i suoi figli a proteggere la riserva, soccorrendo inoltre i personaggi in caso di necessità.


Sandy aiuta talvolta il padre nel suo lavoro, mentre il figlio minore Bud finisce spesso nei guai, venendo salvato proprio dal delfino.

Tra gli altri personaggi, Hap Corman è un anziano marinaio e carpentiere che compare nella prima stagione, mentre Ulla Norstrand è una scienziata che collabora con Porter nella gestione della riserva.

Nella serie, oltre ad un pellicano di nome Pete, anch'esso animale domestico di Sandy e Bud,   dei pappagallini, un elefantino e degli alligatori compare anche e un delfino femmina chiamata Lorelei che diventerà poi la "fidanzata" di flipper.

I protagonisti

​​​​​​​Porter Ricks .

Brian Kelly nei panni  di Porter Ricks è un padre amorevole, un impiegato del governo coscienzioso, un uomo di strada robusto e un bravo ragazzo a tutto tondo.
È un genitore divertente mentre coinvolge i suoi ragazzi (in particolare il figlio maggiore Sandy) nei suoi vari eccitanti compiti sull'acqua come Park Ranger, permettendo a Flipper di fare amicizia con i suoi figli .

Sandy Ricks .

Luke Halpin interpreta il figlio maggiore di Porter, Sandy.
Sandy nella prima stagione ha 15 anni  e termina la terza stagione come una ragazzo di 18 anni, abbastanza grande, cioè,  per le responsabilità e i doveri degli adulti.
Sandy accompagna spesso suo padre in pericolose avventure e soccorsi, sia sopra che sotto il mare.
Il personaggio di Sandy è presente in entrambi i lungometraggi (Halpin è stato l'unico attore protagonista / personaggio ad apparire in entrambi i film e nell'intera serie TV) Halpin, nel corso degli anni, è  diventato un subacqueo esperto ed è quindi  stato in grado di eseguire le varie scene subacquee  in gran parte senza controfigure.

Bud Ricks .

Tommy Norden , ragazzino lentigginoso e dai capelli rossi , interpretava il figlio minore di Porter Ricks.
Bud (un personaggio creato appositamente per la serie TV) inizia la prima stagione come un ragazzotto di 10 anni che ha difficoltà a stare fuori dai guai. Molti episodi ruotano, infatti, proprio  intorno agli errori fatti da lui,  e alla necessità di toglierlo dai guai.

La serie si distinse anche per la presenza numerosi attori ospiti tra cui: Burt ReynoldsMartin Sheen e David Soul ( conosciuto come 'Hutch' Hutchinson al fianco di Paul Michael Glaser nella serie poliziesca Starsky & Hutch) e Jessica Alba

 

Il delfino del telefilm è stato spesso soprannominato come il  " Lassie acquatico" e durante la sua prima messa in onda è stata prodotta una considerevole quantità di articoli per bambini ispirati allo spettacolo. 

Dietro la creazione del telefilm vi è anche la presenza di   Ricou Browning, che ha avuto grande esperienza nelle riprese subacquee di film interpretando anche il  "mostro " in The Creature from the Black Lagoon .

Il MERCHANDISIG

Il merchandising di Flipper, generato per il mercato giovanile durante la prima messa in onda  dello show  ora è composto da oggetti rari e da collezione, tra cui scatole da pranzo, libri di canzoni , fumetti, libri da colorare , cucchiai souvenir , un gioco da tavolo , delle bobine Viewmaster(basate sull'episodio in due parti "Dolphin Love"),

bobine Viewmaster(basate sull'episodio in due parti "Dolphin Love")
bobine Viewmaster(basate sull'episodio in due parti "Dolphin Love") 
Bottiglia thermos flipper 1966
Bottiglia thermos flipper 1966
Vintage Metal Lunch Box 1966 flipper
scatola per il pranzo di metallo 1966 - flipper
Puzzle

un giocattolo acquatico "a getto di delfino schiarente" un  costume da bagno per bambini con il logo Flipper e un orologio fosforescente   del 1966 di Bradley.

Dolphin Paradise è un'app per iphone ed android basata proprio sulla serie televisiva Flipper.

La serie è stata prodotta da Ivan Tors Films in collaborazione col Miami Seaquarium e girata a Miami, negli Ivan Tors Studios. 

Il Miami Seaquarium presenta tutt'oggi   il Flipper Show; uno spettacolo di delfini nella laguna che è servito come location cinematografica per lo spettacolo. 

La casa della famiglia Ricks è stata usata successivamente nella serie L'orso Ben, che aveva lo stesso produttore.

Negli anni '60, in America, quando la serie divenne un successo, un delfino addestrato aveva un costo di $ 400 e tutti volevano averne uno.


I "DELFINI" FLIPPER

In realtà Flipper non è mai esistito come un singolo delfino. 
Per interpretarlo erano necessari cinque (qualcuno dice anche sette)  animali femmine, poiché i maschi erano più aggressivi a causa delle lotte per ottenere le femmine   e quindi presentavano cicatrici e segni di denti nella parte superiore del corpo. 
I delfini non hanno mai lavorato in libertà, la serie è stata girata all'interno di un perimetro circondato dalle Bahamas, al Sea Aquarium ,dove è avvenuto anche  il loro addestramento.

Il ruolo principale  di Flipper fu interpretato in un primo momento da una femmina di delfino di nome Susie, poi da un'altra femmina, Kathy, e occasionalmente da altre femmine di nome Patty, Scotty, BEEBE e Squirt. Inoltre, un delfino maschio di nome Clown è stato usato per le scene, di cui solo lui era capace, in cui "Flipper" nuotava dritto sulla coda.

Dopo la serie del 1964 Flipper apparve in una nuova serie TV (anni 1995 - 2000) intitolata "Le nuove avventure di Flipper"
La serie riprende uno dei personaggi degli anni '60, Keith "Bud" Ricks, divenuto ora adulto: Keith dirige un centro in cui studia i delfini, uno dei quali battezzato Flipper.
Qui Flipper è un delfino che avendo un'intelligenza superiore alla media è stato chiamato così a ricordo dell'altro delfino della serie originaria. Ha una controfigura disegnata al computer e un'altra meccanica.

Esiste anche una  serie televisiva a cartoni animati, prodotto da Animation Filmakers Corporation e EM. TV & Merchandising il cui nome è Flipper & Lopaka

La serie, da non confondersi con quella francese ZUM IL DELFINO BIANCO, pur se basata sul personaggio di Flipper non ha tuttavia un collegamento diretto con le versioni precedenti e l'unico personaggio mantenuto è il solo il delfino.




Ultima e più divertente curiosità: la famosa "voce" di Flipper era in realtà il verso di un uccello: il kookaburra .


UN TRISTE EPILOGO


Di seguito preferisco non inserire foto.


Come abbiamo già detto, gli esemplari di delfino che interpretavano Flipper erano tra i 5 ed i 7.

Una volta terminata la loro carriera artistica gli animali utilizzati nei film, diventano un patrimonio di grande valore…possono essere quindi“riciclati” e venduti, spesso, negli acquari. Questo è ciò che è capitato anche alle protagoniste del telefilm… tranne una: l’asfissia autoindotta fu infatti il metodo che una di loro  scelse per terminare la sua prigionia.

A maggio del 1997, all’età di 40 anni, muore Bebe, l’ultima sopravvissuta del gruppo suicidandosi volontariamente tra le braccia del suo addestratore O’Berry.

Ogni atto respiratorio nei delfini è consapevole e volontario, cioè controllato dal cervello. Per questo, dormono lasciandone riposare metà per volta e possono anche, presumibilmente, scegliere di smettere di respirare.

Ric O’Berry era l’addestratore di delfini più esperto disponibile sulla piazza: nel corso della sua carriera ne aveva catturati e addestrati più di 100.
Ebbene, lui come altri, era convinto di fare un bellissimo lavoro, utile e positivo perché consentiva al grande pubblico di conoscere questi splendidi cetacei. Era convinto…prima di essere ingaggiato per addestrare i vari Flipper.

Questo prima che uno di loro decidesse di morire tra le sue braccia. Ecco cosa disse in un intervista: “ Sono cambiato quando Flipper è morto suicida tra le mie braccia. Uso questa parola con trepidazione, ma non conosco un altro termine che descriva l’asfissia autoindotta. Flipper mi ha guardato negli occhi e ha smesso di respirare […]. Non ha giustificazioni. La cattività non è educativa. Quindi, qual è l’utilità di avere dei delfini in mostra, se non sensibilizzano la gente? Sono considerati solo qualcosa con cui divertirsi. É una forma pessima di educazione che serve solo a perpetuare il nostro uso utilitaristico della natura. I delfini odiano la cattività. Li vedi al Museo di Taiji con la testa premuta contro il vetro, che pensano “come posso uscire di qui?”. Se mi sento responsabile? Non smetterò mai di combattere per i delfini fino a che avrò respiro”. (articolo completo su fondalicampania)

Decise quindi di “redimersi” dedicando la sua vita alla liberazione dei delfini, prima puntando il dito contro i parchi acquatici e poi andando alla radice del problema: investigando sul “Covo”, una piccola laguna inaccessibile a Taiji, in Giappone.
Un luogo dove per sei mesi l’anno i delfini vengono illegalmente uccisi e venduti ai ristoranti giapponesi e   venduti ai delfinari di tutto il mondo, dove il destino di metà di loro sarà comunque morire entro due anni,  stressati dall’impossibilità di movimento e soprattutto dall’eccessivo rumore che hanno continuamente intorno.

L’udito è il loro senso più acuto, in grado di sentire il nostro battito del cuore a decine di metri di distanza, e per loro i filtri delle piscine e le urla dei bambini sono né più né meno che una tortura.


O'Berry girerà nel 2009, insieme al regista Louie Psihoyosthe cove” che racconta la mattanza dei delfini in Giappone, vincendo l’Oscar nel 2010. (si legga un articolo completo sul film qui ) e se volete sapere di più sulle tecniche (anche esse non del tutto gradite agli animali) di addestramento dei delfini leggete qui

Colonna sonora del film fu  “Heroes” di David Bowie ha personalmente permesso ai cineasti di utilizzare la musica per una tariffa minima perché voleva contribuire agli sforzi per salvare i delfini.

Il telefilm Vacanze in Irlanda - the growing summer

 

La London Week-end TV, una delle varie compagnie televisive commerciali inglesi che fanno capo alla Independent Television Authority, ha prodotto un telefilm in sei puntate dal titolo Vacanze in Irlanda, sceneggiato da Eric Thompson e diretto da Gareth Davies. tratto da un racconto di Noël Streatfeild,

 con Wendy Hiller nel ruolo di zia Dymphna. In Italia viene trasmesso intorno al 1972.


Nell'introduzione all'edizione Puffin del 1971, Kaye Webb (l'editore) afferma che Noel "ci ha chiesto di sottolineare che la versione televisiva ha cambiato l'ordine del libro in alcuni punti. Ci sono anche scene che non compaiono nel storia originale. Ma questo di solito accade quando un libro viene adattato per un altro mezzo, soprattutto quando viene serializzato. Il film ha vinto una medaglia d'argento alla Mostra del Cinema di Venezia del 1969" 


 


Le riprese sono state effettuate in massima parte nei dintorni di Dublino e di Cork, nelle zone tra le più tipiche e suggestive d'Irlanda. Protagonisti della vicenda sono quattro fratelli, due maschi e due femmine, di età dai nove ai quindici anni: Alex è il maggiore ( lo interpreta  Hoagy Davies , figlio del regista), subito dopo viene la bionda Penny ( Zuleika Robson), terzogenito è Robin, vispo ragazzino di dodici anni ( Mark Ward ), e infine c'è la piccola Naomi, di nove anni ( Laura Hartong ). 

I quattro ragazzi, figli dei coniugi Gareth , sono nati e cresciuti a Londra tra gli agi di una bella casa, magnifica mente arredata, posta in uno dei quartieri più eleganti della metropoli. Il loro papà è uno scienziato, studioso di malattie tropicali.
Attualmente egli si trova a Bangkok su incarico dell'istituto scientifico per il quale lavora.  La storia ha inizio da questo  punto: il professor Gareth viene  ricoverato d'urgenza in un ospedale di Bangkok per un'infezione contratta mentre effettuava delle ricerche mediche. La signora Gareth ha deciso di raggiungere il marito e di rimanere accanto a lui sino a quando non potranno tornare a casa insieme.

 

Nel frattempo , che cosa faranno i quattro ragazzi ? Siamo in estate, le scuole sono chiuse , tutti partono per le vacanze.

Partiranno anchei quattro fratelli Gareth, andranno in Irlanda, presso una zia del loro papà la quale possiede -assicura la mamma- una grande, splendida casa vicino al mare.

I nostri quattro eroi non sono affatto contenti di trascorrere l'estate in un paese sconosciuto, presso una zia che non hanno mai visto, senza i loro amici, le loro comodità, le pazze orchestrine, i balli in piscina, i picnic sontuosi, ecc,

Tuttavia, poichè tocca far buon viso a cattiva sorte, partono.

All'aeroporto di Dublino li attende la famosa zia Dymphina, che ha accettato di ospitarli per tutta l'estate.Eccola laggiù. I ragazzi restano senza fiato: da dove è scappata fuori quella figura segaligna (Di un'asciutta magrezza), avvolta in un mantellaccio scuro, un cappello da uomo sui capelli grigi e arruffati, una sciarpa svolazzante intorno al collo?

Con tono brusco, da comandante che non ammette obiezioni, parla solo lei, domande e risposte, perchè non lascia aprir bocca a nessuno.

E quella macchina contorta, sbilenca, sbuffante, che pare uscita da un negozio di ferri vecchi o da un museo?
E quella casa enorme, polverosa, in disordine, cinta con un giardino pieno di erbacce affacciato sul mare?














 

Nell'intreccio della storia vi è anche un tocco di mistero, una punta di "giallo" per dare agli episodi iinteresse e tensione.Ma la parte più bella e quella che illustra la graduale trasformazione dei quattro fratelli, lo sviluppo del loro carattere.

Da viziati ragazzi di città essi diventeranno magnifici ragazzi autosufficienti, poichè avranno imparato, giorno per giorno, ad aver cura della propria persona e a tenerein ordine l casa; a saper apprezzare i prodotti della campagna e del mare ed essere in grado di preparare un pasto semplice e gustoso; ad amministrare con oculatezza ed ecooimia, le somme che, al momento della partenza, la mamma aveva consegnato loro; ad occuparsi di giardinaggio e di idraulica; a fare il bucato, stirare e lavare i piatti; a saper organizzare la propria giornata e trovare il tempo per un po' di ginnastica, nuoto e pallacanestro; a difendersi da alcuni malfattori e a consegnarli alla polizia.
E a ricambiare, finalmente, l'affetto di zia Dymphna la quale nasconde, dietro una maschera di rigida intransigenza, un cuore nobile e generoso 

(Carlo Bressan su Radiocorriere tv 1976)




La zia Dymphna è un personaggio glorioso:

Comunica con i gabbiani che sembrano fornirle informazioni aggiornate sulle condizioni di papà, informazioni che vengono generalmente ripetute parola per parola diverse ore dopo dai telegrammi della mamma. Evita il tè e la maggior parte del cibo che i Gareth ritengono in qualche modo normali. Grida ai cani dove sta andando poiché sente che smetteranno di abbaiare una volta che sapranno la sua destinazione e sembra funzionare sempre.
Mentre accompagna i bambini in chiesa, si arrabbia molto se il sermone dura più di quindici minuti e se il vicario così offende, si alza ed esce. Non è difficile vedere come si è sviluppata intorno a lei una serie televisiva. 

Potrebbe essere irritantemente ottusa, parlando spesso attraverso i versi di Edward Lear e mostrando una mancanza di interesse senza precedenti per le preoccupazioni dei bambini, ma poi ricorda parola per parola il testo sulla cartolina che i bambini trovano nella sua borsa, il messaggio dal fratello che le ha scritto poche settimane prima di essere ucciso da una bomba.



Great Aunt Dymphna Wendy Hiller 

Alex Hoagy Davies 

Penny Zuleika Robson 

Robin Mark Ward 

Naomi Laura Hartong 

Stephan Louis Selwyn 

Mrs O’Brien Eileen Colgan 

Tinker Alan Lake




La sigla IL TRENINO cantata da Christian de Sica.

 Il programma IL TRENINO e la sigla cantata da Christian de Sica.


Il trenino, favole, filastrocche e giochi,  è stato un programma televisivo contenitore italiano per ragazzi della Rete 1, trasmesso dal gennaio 1978 al 1981 dal lunedì al venerdì, ogni pomeriggio alle 18:15 per due edizioni.
Purtroppo sembrerebbe che la trasmissione sia. andata persa ma, sappiamo come funziona alla rai. Non è difficile che  qualche generosa "quinta colonna" un giorno non ne trovi una copia dimenticata e la condivida con noi.


L'edizione del 1798 era ancora in bianco e nero e andava in onda dopo "Heidi.
L'edizione 78/79 era condotta da Regina Bianchi (nel ruolo della mamma), Mela Cecchi, Marco Graffeo, Nadia Martini e da un giovane  Andrea Lala (prestò la voce in Candy Candy e fu Zuril  in "Atlas UFO Robot)


Nell’articolo del Radiocorriere, gli autori spiegavano che il titolo, riferito al treno, era stato dato perché il treno era un mezzo per colmare le distanze e dare una possibilità d’incontro; l’appuntamento del quarto d’ora, era come una fermata di cui gli adulti approfittavano per dedicarsi ai più piccoli. I bambini diventavano protagonisti soprattutto nella puntata di mercoledì, quando erano ospiti in studio. Legato al programma c’era anche un concorso volto a stimolare la collaborazione dei bambini e la loro fantasia, chiedendo di inviare diverso materiale: racconti, giochi e filastrocche. Per i più meritevoli c’erano dei premi in pubblicazioni e libri illustrati. (Quickdraw)
Il trenino era una trasmissione di Mara Bruno e Maria Luisa De Vita, per la regia di Carlo Nistri. condotta nelle diverse edizioni dallastupenda Filumena Marturano.... Regina Bianchi, 



Mela Cecchi scrittrice e collaboratrice anche per la melevisione e Paolo Bonetti







 Paolo Turco, 




Loriana Lana  



Andrea Lala e la partecipazione di Giampiero Albertini



Marcantonio Graffeo, Nadia Martini e Rita Lemma. 

Con la partecipazione del mago Vinicio Raimondi. 


Il programma, secondo una logica di flusso, era caratterizzato da giochi in studio, rubriche e gag, e si proponeva di lanciare i vari telefilm e cartoni animati della rete. Alla trasmissione parteciparono tanti ospiti tra cui: Le Mele Verdi, Cristina D'Avena, Luigi Lopez, i Vianella, ecc..
Le puntate venivano proposte sotto forma di argomenti. Una di queste fu, ad esempio, "i pianeti".
Nella stessa puntata Andrea Lala condusse il gioco del sole: i burattini recitarono nella commedia: "nonna Regina racconta la storia del pianeta vagabondo; Mela Cecchi preparò le "mele di Saturno" e Marco Graffeo insegnò a costruire un missile.
Per la rubrica "dal gioco alla musica" intervenne il Piccolo Coro dell'Antoniano.

La sigla della prima edizione Trenino va era cantata da Christian De Sica; quella della seconda, Paletta Palletta, da Mita Medici.






Alla trasmissione venne associata una rivista omonima, in cui si poteva ritrovare ciò che si era visto nelle puntate della settimana precedente, pubblicata da Rai Eri che durò un anno.
Nel 1979 si trasformò in TV Junior e cambiò target, venendo indirizzata a bambini più grandi, mantenendo il logo del trenino sul titolo, il quale sparì definitivamente l'anno successivo.





Nel  1980, come viene riportato qui, per necessità di produzione, Sergio Minuti “compose” un film   cinematografico in 35 mm, chiamato Il Trenino del pianeta favola utilizzando gran parte delle sequenze dell’ormai celebre sigla  de Il trenino come personaggio conduttore di una serie di favole già realizzate come Fiocchetto Rosso e I tre coniglietti temerari,  Conni Scout , Il Soldatino di piombo  e Pennelli, colori e magie  . Un giovane disegnatore di animazioni viene pressantemente richiesto dal direttore del suo giornale perché componga al più presto dei disegni animati. Il giovane cerca ispirazione e ricostruisce alcune celebri favole immaginando il viaggio interplanetario di un trenino. Dapprima è la favola classica del "Soldatino di Piombo" che si innamora della ballerina, una bamboletta che come lui si trova nella stanza dei giochi di un bambino, Giacomino. Poi il trenino prosegue nella sua corsa alla ricerca di altre fantasie e così ecco le storie di Lupo Lupone tra le cui avventure si svolgono la storia di "Fiocchetto Rosso" (Cappuccetto Rosso), impersonato da una allegra coniglietta, e quella, famosissima, dei Tre Porcellini che qui sono rappresentati da tre coniglietti.