Il telefilm Vacanze in Irlanda - the growing summer

 

La London Week-end TV, una delle varie compagnie televisive commerciali inglesi che fanno capo alla Independent Television Authority, ha prodotto un telefilm in sei puntate dal titolo Vacanze in Irlanda, sceneggiato da Eric Thompson e diretto da Gareth Davies. tratto da un racconto di Noël Streatfeild,

 con Wendy Hiller nel ruolo di zia Dymphna. In Italia viene trasmesso intorno al 1972.


Nell'introduzione all'edizione Puffin del 1971, Kaye Webb (l'editore) afferma che Noel "ci ha chiesto di sottolineare che la versione televisiva ha cambiato l'ordine del libro in alcuni punti. Ci sono anche scene che non compaiono nel storia originale. Ma questo di solito accade quando un libro viene adattato per un altro mezzo, soprattutto quando viene serializzato. Il film ha vinto una medaglia d'argento alla Mostra del Cinema di Venezia del 1969" 


 


Le riprese sono state effettuate in massima parte nei dintorni di Dublino e di Cork, nelle zone tra le più tipiche e suggestive d'Irlanda. Protagonisti della vicenda sono quattro fratelli, due maschi e due femmine, di età dai nove ai quindici anni: Alex è il maggiore ( lo interpreta  Hoagy Davies , figlio del regista), subito dopo viene la bionda Penny ( Zuleika Robson), terzogenito è Robin, vispo ragazzino di dodici anni ( Mark Ward ), e infine c'è la piccola Naomi, di nove anni ( Laura Hartong ). 

I quattro ragazzi, figli dei coniugi Gareth , sono nati e cresciuti a Londra tra gli agi di una bella casa, magnifica mente arredata, posta in uno dei quartieri più eleganti della metropoli. Il loro papà è uno scienziato, studioso di malattie tropicali.
Attualmente egli si trova a Bangkok su incarico dell'istituto scientifico per il quale lavora.  La storia ha inizio da questo  punto: il professor Gareth viene  ricoverato d'urgenza in un ospedale di Bangkok per un'infezione contratta mentre effettuava delle ricerche mediche. La signora Gareth ha deciso di raggiungere il marito e di rimanere accanto a lui sino a quando non potranno tornare a casa insieme.

 

Nel frattempo , che cosa faranno i quattro ragazzi ? Siamo in estate, le scuole sono chiuse , tutti partono per le vacanze.

Partiranno anchei quattro fratelli Gareth, andranno in Irlanda, presso una zia del loro papà la quale possiede -assicura la mamma- una grande, splendida casa vicino al mare.

I nostri quattro eroi non sono affatto contenti di trascorrere l'estate in un paese sconosciuto, presso una zia che non hanno mai visto, senza i loro amici, le loro comodità, le pazze orchestrine, i balli in piscina, i picnic sontuosi, ecc,

Tuttavia, poichè tocca far buon viso a cattiva sorte, partono.

All'aeroporto di Dublino li attende la famosa zia Dymphina, che ha accettato di ospitarli per tutta l'estate.Eccola laggiù. I ragazzi restano senza fiato: da dove è scappata fuori quella figura segaligna (Di un'asciutta magrezza), avvolta in un mantellaccio scuro, un cappello da uomo sui capelli grigi e arruffati, una sciarpa svolazzante intorno al collo?

Con tono brusco, da comandante che non ammette obiezioni, parla solo lei, domande e risposte, perchè non lascia aprir bocca a nessuno.

E quella macchina contorta, sbilenca, sbuffante, che pare uscita da un negozio di ferri vecchi o da un museo?
E quella casa enorme, polverosa, in disordine, cinta con un giardino pieno di erbacce affacciato sul mare?














 

Nell'intreccio della storia vi è anche un tocco di mistero, una punta di "giallo" per dare agli episodi iinteresse e tensione.Ma la parte più bella e quella che illustra la graduale trasformazione dei quattro fratelli, lo sviluppo del loro carattere.

Da viziati ragazzi di città essi diventeranno magnifici ragazzi autosufficienti, poichè avranno imparato, giorno per giorno, ad aver cura della propria persona e a tenerein ordine l casa; a saper apprezzare i prodotti della campagna e del mare ed essere in grado di preparare un pasto semplice e gustoso; ad amministrare con oculatezza ed ecooimia, le somme che, al momento della partenza, la mamma aveva consegnato loro; ad occuparsi di giardinaggio e di idraulica; a fare il bucato, stirare e lavare i piatti; a saper organizzare la propria giornata e trovare il tempo per un po' di ginnastica, nuoto e pallacanestro; a difendersi da alcuni malfattori e a consegnarli alla polizia.
E a ricambiare, finalmente, l'affetto di zia Dymphna la quale nasconde, dietro una maschera di rigida intransigenza, un cuore nobile e generoso 

(Carlo Bressan su Radiocorriere tv 1976)




La zia Dymphna è un personaggio glorioso:

Comunica con i gabbiani che sembrano fornirle informazioni aggiornate sulle condizioni di papà, informazioni che vengono generalmente ripetute parola per parola diverse ore dopo dai telegrammi della mamma. Evita il tè e la maggior parte del cibo che i Gareth ritengono in qualche modo normali. Grida ai cani dove sta andando poiché sente che smetteranno di abbaiare una volta che sapranno la sua destinazione e sembra funzionare sempre.
Mentre accompagna i bambini in chiesa, si arrabbia molto se il sermone dura più di quindici minuti e se il vicario così offende, si alza ed esce. Non è difficile vedere come si è sviluppata intorno a lei una serie televisiva. 

Potrebbe essere irritantemente ottusa, parlando spesso attraverso i versi di Edward Lear e mostrando una mancanza di interesse senza precedenti per le preoccupazioni dei bambini, ma poi ricorda parola per parola il testo sulla cartolina che i bambini trovano nella sua borsa, il messaggio dal fratello che le ha scritto poche settimane prima di essere ucciso da una bomba.



Great Aunt Dymphna Wendy Hiller 

Alex Hoagy Davies 

Penny Zuleika Robson 

Robin Mark Ward 

Naomi Laura Hartong 

Stephan Louis Selwyn 

Mrs O’Brien Eileen Colgan 

Tinker Alan Lake




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