Approfondiamo Ennio Maiani (il pagliaccio del gioco delle cose)
Ci sono artisti che per bravura o per fortuna sono destinati ad essere ricordati come icone e pilastri del cinema o della televisione. Poi, ci sono vere colonne portanti che, seppur con uguale ed innegabile bravura ma, probabilmente, meno fortuna (o anche solo perchè coperti da una maschera) non vengono ricordati come dovuti.
Per noi bambini devoti alla TV dei più piccini, uno di questi personaggi è il pagliaccio del GIOCO DELLE COSE (di cui abbiamo già scritto qui) che insieme al Coccodrillo e al Coniglio popolava i nostri antichi sogni televisivi.
Dietro quel costume giallo a pois blu si nascondeva un valente caratterista e stunt-man del periodo: Ennio Maiani.
E per chi, come me, si fosse chiesto per tanti anni quale fosse l'aspetto del mitico clown di Giocagiò, anche perchè in rete è praticamente introvabile: eccolo!
Ennio Maiani nasce a La Spezia il 31/3/1929.
Dopo la seconda guerra mondiale muove i primi passi nell'avanspettacolo, nelle piazze e nei piccoli teatri della Liguria.
Mosso dall'amore per lo spettacolo, scopre l'ambiente del circo CESARE TOGNI e a questo si aggrega divenendo per diversi anni il conduttore dello spettacolo circense.
Nel circo conosce l'artista circense e sua futura moglie Rossetti Busa Pola.
Negli anni '50 si stabilisce definitivamente a Roma proponendosi come stunt-man per gli studi di Cinecittà partecipando in alcuni film di "cappa e spada" ed è anche uno degli schiavi del famoso colossal americano Ben Hur con Charlton Heston. In una scena del film all'interno della nave, in cui si inquadrano gli schiavi con i remi, Ennio dimenticò di avere l'orologio al polso ma, fortunatamente nessuno se ne accorse. Nel film sembrava un bracciale.
Dal cinema si sposta poi alla TV partecipando ad alcune serie tra cui "il Tenente Sheridan" con Ubaldo Lay.
In questa foto egli è un sospettato che viene arrestato ma, successivamente, rivestirà, nella stessa serie, il ruolo dell'agente Norton.
Neglli anni '70, negli studi di produzione RAI di Napoli partecipa, truccato da pagliaccio, alla trasmissione "Giocagiò" che diventerà poi "il gioco delle cose", condotto da marco Danè e con un coniglio (franco Vairano) ed un coccodrillo (Virgilio Villani) come comprimari.
Ennio partecipa a svariati film del momento del genere "pugni e schiaffoni" e, quindi in molti film di Bud Spencer e Terence Will, tra cui "altrimenti ci arrabbiamo".
Nel 1971 è presente nel film "il vikingo venuto dal sud, insieme a Lando Buzzanca, di Steno.
Lavora con grandi registi come la romana Lina Wertmuller
e diventa una sorta di "maestro d'armi" istruendo il giovane attore Giancarlo Giannini e Rita Pavoni in "Rita la zanzara" così come anche farà con Gino Bramieri.
In una puntata di Canzonissima, condotta da Pippo Baudo, riveste nuovamente il ruolo dello stunt-man e, in un siparietto con Vittorio Gassman, viene da questi colpito spiccando un volo acrobatico all'indietro.
Negli anni '90 Ennio ritorna al suo primo amore, lo spettacolo in teatro, e lo fa con un comico napoletano, Maurizio Merolla, con il ruolo di "spalla" ottenendo anche qui un ottimo successo.
potete vedere altri filmati di Ennio Maiani e Maurizio Merolla
Muore nella sua casa a Roma l'8 ottobre 2008 lasciando sua moglie ed i suoi tre figli, oramai adulti.
Filmografia sicuramente parziale:
- Il Gioco delle Cose
- Qui squadra mobile (TV Mini Series) 1976
- Zanna Bianca Man 1971
- ...e le stelle stanno a guardare (TV Mini Series) 1971
- Il vichingo venuto dal sud 1971
- Altrimenti ci arrabbiamo 1974
- La rosa bianca (TV Movie) 1970
- Nero Wolfe (TV Series) 1970
- I fratelli Karamazov (TV Mini Series) - 1969
- La donna di cuori (TV Mini Series) 1969
- Oliver Cromwell: Ritratto di un dittatore (TV Movie) 1968
- La donna di quadri (TV Mini Series) 1968
- Sheridan: Squadra omicidi (TV Mini Series) 1967
- A 077, sfida ai Killers 1966
- La donna di Cuori (Tv Mini series) 1965
- Le inchieste del commissario Maigret (TV Series) 1967
- Non stuzzicate la zanzara (consultant - as Ennio Maiani)
Alcune foto scattate in Grecia, sempre insieme a registi italiani, per alcuni film detti di "cappa e spada"
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